Società in house providing della Città Metropolitana di Napoli
Newsletter dicembre 2025


 Progettazione, 100 milioni agli enti locali per riqualificare il patrimonio pubblico

Dal 24 novembre 2025, è stata aperta la procedura per l’erogazione del contributo di progettazione per gli enti locali 2026, che mette a disposizione 100 milioni di euro per finanziare le spese di progettazione di opere di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio pubblico e di efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per quelli scolastici.
Le domande vanno inviate – esclusivamente - per via telematica, tramite la Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP). Esse possono riguardare solo nuove progettazioni non ancora affidate, correttamente tracciate con Codice Unico di Progetto (CUP) e Codice Identificativo di Gara (CIG) ordinario.
La chiusura è fissata alle ore 23:59 del 15 gennaio 2026.
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 Edilizia scolastica: in arrivo 223,7 milioni per adeguamento antincendio e sicurezza

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha annunciato la firma di un decreto, con cui verranno stanziati 223,7 milioni di euro per l’adeguamento alla normativa antincendio e per interventi urgenti di messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Il provvedimento è rivolto agli enti proprietari degli edifici scolastici (Comuni, Province, Città Metropolitane). Tra gli interventi ammissibili, potrebbero risultare l’adeguamento di compartimentazioni e vie di esodo, gli impianti di rivelazione e allarme incendio, l’illuminazione di emergenza, i sistemi di controllo fumi e, dove necessario, l’incremento della resistenza al fuoco di strutture e separazioni.
Il 40% dei 223,7 milioni verrà riservato agli enti locali delle regioni del Mezzogiorno.
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 Comunità Energetiche Rinnovabili: taglio del 64% dei fondi PNRR

La dotazione del PNRR, destinata alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), scende a 795,5 milioni di euro, secondo la nota del MASE del 21 novembre 2025; un taglio molto importante e significativo (considerando i 2,2 miliardi di euro inizialmente previsti).
Molti progetti in corso e investimenti già avviati rischiano, infatti, di restare senza copertura, in un contesto in cui le CER erano state presentate come uno degli strumenti chiave per promuovere autoconsumo collettivo e transizione energetica nei territori.
Il Governo sostiene che il taglio non mette in discussione il raggiungimento del target energetico ma rappresenta un’operazione di "responsabilità", atta a riallineare le risorse al fabbisogno effettivo.
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 Appalti pubblici: nei lavori di somma urgenza è necessario il CIG?

ll Codice dei Contratti Pubblici stabilisce principi di trasparenza e tracciabilità che permeano ogni fase della contrattualistica pubblica, inclusi gli affidamenti di lavori eseguiti in circostanze eccezionali e urgenti, come quelli di somma urgenza disciplinati dall’art. 140.
Gli interventi di somma urgenza sono procedure straordinarie attivate in presenza di eventi imprevedibili (come calamità naturali, crolli o situazioni di grave pericolo) che richiedono interventi immediati per la salvaguardia della pubblica incolumità o per evitare danni a persone o cose. L’art. 140 del D.Lgs. 36/2023 (che sostituisce l’art. 163 del precedente Codice D.Lgs. 50/2016) prevede una deroga alle normali procedure di gara, consentendo l’affidamento diretto e l’esecuzione dei lavori in via d’urgenza.
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